26 Aprile 2025

Benvenuto nel portale Web dei Figli dei Fuochi. Siamo un gruppo di 18 studenti dell’ISIS Europa di Pomigliano d’Arco e Casalnuovo di Napoli, coordinati dal nostro prof di informatica, un gruppo nato per raccontare, con video, testi, interviste e immagini, la piaga dell’inquinamento ambientale, che parte dalle viscere della nostra terra e arriva alla nostra acqua, alla nostra aria, manifestandosi con i fuochi che tutti oramai conoscono; un gruppo nato anche per raccontare il contraddittorio rapporto della nostra gente con chi la sta uccidendo lentamente, giorno dopo giorno.

Noi siamo, come tutti, figli di chi ci ha messo al mondo ma anche figli della nostra terra. Noi siamo i figli dei fuochi.

Per noi quei fuochi, quei dannati fuochi, sono un vero e proprio incubo, un’autentica maledizione che continua ad inquinare, oltre all’acqua e all’aria, anche il legame quasi carnale che ciascuno ha con la propria terra; sembra quasi che la natura terra, acqua, aria e fuoco, i quattro elementi da sempre motori della vita sul nostro pianeta, abbiano deciso di punirci per azioni che noi non abbiamo mai compiuto.

Ma qualcuno c’è che l’ha fatto “arrabbiare” Madre natura, nonostante tanti continuino a negarlo, e che ha scientemente deciso di incendiare la nostra terra, avvelenare le nostre acque e appestare la nostra aria solo per far soldi, tanti ma sporchi di sangue; qualcuno che ha preferito sottomettere il bene di tutti al proprio personale tornaconto.

Per raccontare tutto questo abbiamo selezionato fonti attendibili, studiato le norme ambientali, esaminato i principali processi celebrati contro camorristi e imprenditori che hanno inquinato e ucciso, e le relative sentenze; ma abbiamo anche dato voce a una madre, Marzia Caccioppoli, che ha perso suo figlio ammalatosi di tumore e a don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano ed autentico padre spirituale di noi tutti figli dei fuochi, amico, confidente, educatore, e portavoce di una lotta che parte dalla nostra terra e abbraccia gran parte d’Italia.

Abbiamo studiato le statistiche e i dati sui danni alla salute, e dietro quei freddi numeri abbiamo avvertito il dolore di intere popolazioni e di migliaia di bambini che invece dei tumori meriterebbero la spensieratezza e la gioia di vivere; ma non siamo necessariamente condannati a soccombere, esistono sentieri, certamente non facili da percorrere, fatti di finanziamenti, di beni confiscati alla camorra, di norme a favore delle nuove imprese, che possono portarci verso la rinascita, una rinascita basata su una nuova generazione di imprenditori onesti e innamorati della loro terra e su una gente orgogliosamente occupata a proteggerla.

“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”

… diceva Andy Warhol, un artista che ha amato e immortalato il nostro territorio. E allora trasformiamoci in artisti, affinchè la nostra Terra torni ad essere la Campania Felix, il regno del bambini e della gente per bene, dove si possa camminare tenendosi per mano, dove i fiumi tornino a profumare di pesci e la terra di fiori, dove Giustizia e Legge coincidano, dove la camorra non possa più entrare, e dove i fuochi servano solo per scaldarci.