Il triangolo della morte
A cura di Alessandra Avino, Maria Catauro e Valeria Pirozzi
Con l’appellativo Terra dei Fuochi, utilizzato per la prima volta nel 2003 da Legambiente, si fa riferimento al territorio compreso tra Napoli e Caserta interessato dal fenomeno delle discariche abusive e dall’abbandono e combustione di rifiuti urbani e speciali.
Il tutto è cominciato una quarantina d’anni fa quando molte industrie del Nord, grazie alla complicità della camorra, hanno sversato illegalmente una marea di rifiuti in tutto il territorio, finendo col modificare addirittura la geografia di questi luoghi, aggiungendovi un numero incalcolabile di collinette più o meno vaste, oramai ricoperte di vegetazione ed apparentemente innocue, ma capaci di gravare, assieme ai fumi causati dai frequentissimi roghi, sull’ambiente e sulla salute degli abitanti che sempre più spesso si ammalano di leucemia e altri tumori per la diffusione di sostanze inquinanti nell’acqua e nell’aria…
Lo sanno bene, tra gli altri, soprattutto gli abitanti di Schiavi, Giugliano, Pianura, Casal di Principe, Acerra ed Afragola, dove queste montagne di rifiuti sono entrate ormai nel panorama quotidiano dei cittadini.
Il nostro ‘’tour’’ comincia da Schiavi che ha ‘’ingoiato” circa un miliardo e 370 milioni di kg di rifiuti ricavati dalla triturazione di pneumatici, il 25% dei quali tossici e nocivi. Si tratta di una di quelle montagne di rifiuti talmente grandi da non passare inosservate… un fenomeno niente affatto naturale e che la natura non riuscirà mai a risanare del tutto da sola.
Proseguiamo verso Pianura (quartiere occidentale di Napoli), dove sono presenti oltre 30 milioni di metri cubi di rifiuti inquinanti che si estendono dal cratere Senga fino alla fascia costiera di Pozzuoli. I parametri delle sostanze prese in esame sono risultati alterati fino a 1000 volte superiori ai valori limite consentiti.
E non è tutto: voi pensereste mai che la vostra casa, dove vivete da anni e anni, forse da generazioni, possa essere stata costruita su un cumulo di rifiuti?
Sicuramente nemmeno gli abitanti di Casal di Principe, dove c’erano, e forse ci sono ancora, molte case e ville in vendita a prezzi stracciati, ma aventi le fondamenta scavate in veri e propri cimiteri di veleni invisibili.
L’ultima, ma non meno importante tappa, di questo ‘’tour dei veleni’’ è Acerra, precisamente all’imbocco di via Verdi; sembrerebbe una semplice strada di campagna, ma procedendo per questa via, vi accorgerete che non è affatto così, infatti, per centinaia di metri, il ciglio di questa strada è costeggiato da una collinetta che oscilla dai due ai tre metri di altezza, completamente formata da amianto e vecchi copertoni, con qualche decina di tonnellate di veleni, appena coperti da brandelli di plastica. I rifiuti sono lì da 10 anni ormai e gli effetti che hanno avuto e che hanno ancora oggi sull’ambiente e sui cittadini sono molto gravi e difficilmente misurabili.
Ma la geografia della Terra dei Fuochi non è stata modificata solo da colline artificiali farcite di rifiuti: chiunque passi per Acerra, o nelle sue vicinanze, facilmente si imbatte nelle strutture avveniristiche, quasi da film di fantascienza, del termovalorizzatore; si tratta di un impianto di trattamento di rifiuti urbani non pericolosi, da cui si ricava energia elettrica. Potreste non crederci, ma è tra gli impianti più importanti e all’avanguardia d’Europa, realizzato nel 2009 con le migliori tecnologie per assicurare la massima protezione ambientale. Difatti è dotato di un sistema di monitoraggio di circa 8mila sensori che controllano in ogni istante il funzionamento dell’impianto, i rifiuti in arrivo e le emissioni prodotte e, in caso di anomalie, tutto viene bloccato automaticamente.
Ad attestare la regolare attività del termovalorizzatore, abbiamo le certificazioni EMAS (Ambiente), ISO 9001 (Qualità), ISO 14001 e OHSAS 18001 (Sicurezza). Per molti è la fonte di ogni inquinamento, ma siamo davvero sicuri che sia questa la causa di tutti i mali di Acerra?
Nel 2016 il CNR ha preso in considerazione dei campioni su un’area di 625 km quadrati sia con mezzi stradali sia con voli a quote, ore e periodi diversi, concludendo che: il contributo all’inquinamento da parte del termovalorizzatore è molto contenuto, il superamento dei limiti consentiti dalla legge è dovuto principalmente alle emissioni da traffico, riscaldamento civile, impianti industriali ad alto impatto ambientale… ed ovviamente alle innumerevoli discariche a cielo aperto, che spesso si trasformano in roghi nocivi per la salute, come commentato dall’ex ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: «Il male dei mali non sono i termovalorizzatori ma i rifiuti in discarica».
Se tutto questo fosse vero, e molte associazioni ambientaliste lo negano fortemente, gli inceneritori sarebbero solo la cima dell’iceberg, su cui spesso è comodo concentrare l’attenzione di tutti per nascondere la totalità e la brutalità del terribile massacro di questi territori.
Ma riusciremo mai ad avere giustizia per tutto questo?
Ad oggi non ne siamo certi, sappiamo solo che la Campania ha bisogno di tregua, ha bisogno di pace e, soprattutto, ha bisogno di essere ripulita e salvaguardata, al fine di tornare all’antico splendore della ‘’Campania Felix’’.
(Sul sito ufficiale è possibile valutare i dati giornalieri di emissioni del termovalorizzatore nell’aria comparate ai limiti di legge e dell’A.I.A.)
FONTI – Storia TDF
- https://www.avvenire.it/attualita/pagine/terra-dei-fuochi-la-storia-infinita
- https://it.wikipedia.org/wiki/Terra_dei_fuochi#:~:text=Terra%20dei%20fuochi%20%C3%A8%20un,di%20numerose%20discariche%20abusive%20sparse
- https://www.istitutocapialbi.edu.it/zanzara/politica/202-la-terra-dei-fuochi.html
FONTI – Colline-veleni
- https://campania.peacelink.net/rifiuti/articles/art_1498.html
- https://it.wikipedia.org/wiki/Triangolo_della_morte_(Campania)
- https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/terra_dei_fuochi_discariche_risorte-1947626.html
- https://www.avvenire.it/attualita/pagine/terra-dei-fuochi-la-storia-infinita
- https://www.corriere.it/inchieste/scandalo-discarica-pianura/21d35454-06e6-11e2-8daa-75c6fff9e45c.shtml
- https://www.avvenire.it/attualita/pagine/discariche-in-cantina
- http://www.arpa.umbria.it/resources/docs/micron%2012/micron12-36.pdf
FONTI – Termovalorizzatore
- https://www.a2a.eu/it/gruppo/i-nostri-impianti/termovalorizzatori/acerra
- https://www.a2aambiente.eu/servizi/servizi-territori/recupero-energia/acerra
- https://www.tempi.it/cari-ambientalisti-inquinamento-ad-acerra-e-alto-ma-non-per-colpa-del-termovalorizzatore/
- https://www.greenreport.it/news/economia-ecologica/termovalorizzatori-si-o-no-la-domanda-sbagliata-per-risolvere-il-problema-rifiuti-in-italia/